REACH e RoHS
Oggi, più che mai, si parla di Economia Circolare, come punto di riferimento da seguire per guardare al futuro con maggiore attenzione all’ambiente e alla tutela del consumatore.
All’interno di questo sistema economico è di fondamentale importanza che tutti gli attori coinvolti nelle varie filiere produttive collaborino per la produzione di articoli conformi e sicuri.
In questo contesto, le normative REACH e RoHS hanno come obiettivo primario quello di garantire la sicurezza del consumatore e dell’ambiente, nel breve e nel lungo termine, e sono essenziali perché permettono di conoscere le proprietà delle sostanze chimiche all’interno dei prodotti di consumo e ridurre la presenza di sostanze pericolose ne supporterà l’eliminazione progressiva anche nei materiali in fase di recupero.
Il quadro normativo
Il Regolamento REACH (CE) N. 1907/2006 – acronimo del Regolamento per la Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle sostanze chimiche – in particolare, interviene sulla registrazione, la valutazione e l’autorizzazione delle “Sostanze estremamente preoccupanti” (SVHC–Substances of Very High Concern) e si applica a qualsiasi sostanza chimica prodotta, importata, commercializzata o utilizzata all’interno dell’Unione europea. Il regolamento quindi è volto all’ acquisizione di dati sulle sostanze nuove utilizzate e all ‘aggiornamento di quelle esistenti e non permette alcuna immissione sul mercato di sostanze su cui le aziende non rilascino informazioni dettagliate sulla loro pericolosità.
Sono sottoposti a limiti una serie di composti chimici che coinvolgono diversi settori merceologici: arredamento, tessuti e calzature, gioelli, cosmetici ad esempio. In alcuni ambiti la norma va ad integrarsi ad altri regolamenti dedicati a prodotti specifico (Regolamento sui cosmetici (CE n. 1223/2009), la Direttiva Giocattoli 2009/48/CE ecc.).
La cosiddetta RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive) è la Direttiva 2002/95/CE che impone restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nei materiali impiegati per la costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche al fine di contribuire alla tutela della salute umana e dell’ambiente, compresi il recupero e lo smaltimento ecologicamente corretti dei rifiuti di AEE. La direttiva coinvolge coloro che fabbricano e commercializzano apparecchiature elettriche ed elettroniche recanti il proprio marchio, rivendono sotto il proprio marchio delle apparecchiature prodotte da altri fabbricanti e importano o immettono per primi sul mercato comunitario.
Come intervenire?
Per affrontare questo quadro normativo è necessario anzitutto di approfondire ila conoscenza dello stesso per rispondere in maniera efficace alle sue richieste. Il regolamento prevede la registrazione delle sostanze da parte dei fabbricanti e gli importatori di sostanze e miscele, i quali hanno l’obbligo di presentare all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) una serie di informazioni di base e in mancanza di dati disponibili, subentra l’obbligo di eseguire test specifichi per fornire caratteristiche e proprietà fisico-chimiche, tossicologiche e ambientali delle sostanze utilizzate.
Produttori e importatori di articoli, ovvero di “oggetti in cui, in fase di produzione, viene data una forma che ne determina la funzione”, devono garantire il rispetto del Regolamento REACH comunicando sia a ECHA, attraverso la notifica SCIP, sia al destinatario dell’articolo, per mezzo delle relative informazioni di sicurezza, l’eventuale presenza in esso di sostanze SVHC in quantità superiore allo 0,1% peso sostanza / peso articolo. (L’ECHA è un ente che sovraintende alla realizzazione degli adempimenti alle disposizioni REACH, CLP e non solo ed è stata istituita con il Regolamento 1907/2006; https://echa.europa.eu/it/).
Lifeanalytics si inserisce in questo settore per supportare le imprese nella valutazione delle conformità dei propri articoli e materiali per comprendere quale sia l’ambito in cui operano e per conoscere matrici presenti e soprattutto capire cosa si stia cercando all’interno dei propri articoli e prodotti.
Siamo in grado di seguire le aziende con servizi di consulenza e formazione mirati per la corretta applicazione del Regolamento REACH e Direttiva RoHS e affiancarle attraverso analisi specifiche e test accreditati; seguiamo le imprese nell’indagine, nella registrazione e nell’autorizzazione delle sostanze SVHC e, quindi, nella gestione in conformità dei propri articoli dalla fornitura al mercato.
Per approfondire ed entrare più nel dettaglio sul Regolamento e su alcuni elementi tecnici è possibile scaricare la Pubblicazione dedicata al tema.
Vuoi approfondire il tema? Chiedi una consulenza personalizzata con i nostri esperti!
Business unit:
Product Safety
Tag
Product Safety,
Regolamento REACH e RoHS,
Sostanze chimiche,
Direttiva 2002/95/CE,
REACH (CE) N. 1907/2006