Rischio Listeria Monocytogenes nella filiera agroalimentare: un’analisi basata su dati RASFF

Listeria monocytogenes è un batterio Gram-positivo che causa listeriosi, un'infezione alimentare grave con un alto tasso di ospedalizzazione e mortalità, che può raggiungere il 25% dei casi. Questo microrganismo è pericoloso perché può crescere anche a basse temperature, è ubiquitario, resiste a elevate concentrazioni di sale, e forma biofilm, rendendolo persistente negli ambienti di produzione alimentare.
In questo approfondimento analizzeremo come la Listeria Monocytogenes influenza la sicurezza dei prodotti alimentari pronti al consumo ed esploreremo le misure di controllo e prevenzione adottate per mitigare i rischi associati.
Alcuni dati su Listeria Monocytogenes
Secondo l’ultima relazione dell’EFSA sulle zoonosi, il numero di casi di listeriosi negli esseri umani nell’UE è aumentato del 15,9% nel 2022 rispetto al 2021. Inoltre, lo stesso anno ha registrato uno dei più alti tassi di decessi legati a focolai alimentari da Listeria monocytogenes degli ultimi dieci anni.
Ciò desta molta preoccupazione per l’autorità sanitaria che necessariamente si attiva per aumentare i controlli e definire criteri di accettabilità più severi, come si evince dall’emissione del Regolamento UE 2895/2024 che impatta su alimenti Ready to Eat, favorevoli, per loro caratteristiche intrinseche (pH e/o Aw), alla proliferazione di Listeria monocytogenes.
Le prime 10 coppie di patogeni/veicoli alimentari che causano il maggior numero di decessi. Focolai con prove concrete nei paesi membri dell'UE che hanno riportato dati, nel 2023.

Abbreviazione: NA, Non Applicabile
ª Classificazione del veicolo alimentare basata sul numero di decessi in FBOs con prove concrete in cui la combinazione (agente causale/veicolo alimentare) è stata implicata (rango 1 è il grado più alto, il che significa il più frequentemente implicato). I focolai con prove concrete e agenti causali non sono inclusi.
ᵇ Le doppie frecce indicano variazioni > +- 50% nota “b” nella Tabella
ᶜ Nel 2023, la carne suina e i prodotti derivati includono carne da prodotti pronti al consumo a base di carne suina.
In quali alimenti possiamo trovare la Listeria?
Secondo una sintesi dei dati RASFF (Sistema di Allerta Rapido Europeo per Alimenti e Mangimi) relativi al periodo gennaio–ottobre 2024, Listeria monocytogenes è stata frequentemente rilevata in categorie di alimenti pronte al consumo, con una variabilità del rischio diversa a seconda della tipologia di prodotto considerata.
La classificazione del rischio utilizzata si basa sulla frequenza delle notifiche:
Rischio Alto: Più del 10% delle notifiche totali RASFF per la categoria.
Rischio Medio: Notifiche comprese tra 1% e 5%.
Rischio Basso: Meno dell’1% delle notifiche totali.
Di seguito, una panoramica delle principali categorie merceologiche interessate e la relativa classe di rischio stimata nel periodo gennaio–ottobre 2024:

Nel periodo considerato, i prodotti a base di pesce affumicato, formaggi molli non pastorizzati e ortofrutta pronta al consumo sono stati oggetto delle allerte più significative per la presenza di Listeria monocytogenes.
Breve sintesi delle notifiche RASFF 2024:

Il caso della rucola contaminata: un esempio concreto
Uno degli episodi più rilevanti è stato segnalato in Italia nel secondo semestre del 2024, quando una partita di rucola di IV gamma è risultata positiva a Listeria monocytogenes. Il caso, notificato tramite RASFF, ha attirato l’attenzione su prodotti vegetali pronti al consumo che non subiscono trattamenti termici prima dell’assunzione.
Le analisi microbiologiche e i modelli predittivi hanno dimostrato che, nonostante la refrigerazione, Listeria era in grado di proliferare durante la shelf-life del prodotto. L’uso di strumenti sofisticati ha confermato che il rischio può persistere anche in condizioni di conservazione conformi, rendendo fondamentali controlli mirati e strategie di prevenzione, che prendano in considerazione l’intero processo produttivo, dalla produzione primaria al prodotto finito, passando dagli impianti, dalla pulizia e disinfezione, alla gestione dell’acqua.
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In Lifeanalytics, grazie alla nostra rete di laboratori accreditati e competenze verticali, siamo in grado di:
- Verificare e quantificare la presenza di Listeria monocytogenes, di Listeria spp in tutte le categorie merceologiche sopra elencate;
- Eseguire Challenge Test e studi predittivi ove praticabili.
- Supportare le aziende nella validazione dei processi igienico-produttivi, nel rispetto delle normative europee (es. UNI 11890:2022).
Conclusione
Monitorare e prevenire la diffusione di Listeria monocytogenes è oggi un elemento strategico per la qualità e la sicurezza della filiera alimentare.
Affidarsi agli esperti Lifeanalytics significa avere al proprio fianco un partner scientifico e tecnico per valutare, prevenire e contenere il rischio in tutte le fasi: dalla produzione alla distribuzione alimentare.
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